La valorizzazione sostenibile dei beni culturali tra Venezia e Treviso

La valorizzazione sostenibile dei beni culturali tra Venezia e Treviso

La valorizzazione sostenibile dei beni culturali tra Venezia e Treviso

La valorizzazione sostenibile dei beni culturali tra Venezia e Alta Marca Trevigiana è un progetto espositivo che affronta tematiche sociali, ambientali e artistiche di grande rilevanza attuale. Verranno esposti i principi della sostenibilità e la loro applicazione al patrimonio culturale e paesaggistico veneto, presentando alcuni progetti imprenditoriali che per la prima volta vengono divulgati a Venezia. Sono progetti che vanno dal restauro architettonico e artistico manutentivo e conservativo tramite tecniche innovative, alle produzioni enogastronomiche basate sulla riappropriazione del territorio storico con pratiche non invasive, a progetti di riferimento per il turismo sostenibile e responsabile volti alla valorizzazione del paesaggio e della rete d’imprese locali.

I casi proposti in mostra prendono spunto dall’approccio partecipativo che è stato lanciato tre anni fa nella riqualificazione di villa Battaglia Spada di Refrontolo (TV). Le eccellenze paesaggistiche e l’elezione del territorio a bacino produttivo e turistico enogastronomico rendono il progetto di restituzione alla comunità locale di questa villa veneta un’opportunità per applicare i nuovi principi della pianificazione paesaggistica, dove amministrazione e cittadinanza dialogano attivamente per valutare prospettive, esigenze e progettualità.

La parte immateriale del progetto di riqualificazione diventa così laboratoriodi pratiche di attivazione del territorio, declinandosi in numerose sfaccettature quali la creazione delle stagioni culturali ‘Stupefatte visioni di natura’ organizzate da Mario Esposito, proponenti spettacoli, convegni e letture sulle tematiche rappresentative del paesaggio, compresa la parentesi della Grande Guerra, di grande rilevanza visto il ruolo della villa durante l’assedio austro-ungarico tra 1917 e ‘18, descritto nel premio Campiello e Comisso 2011 ‘Non tutti i bastardi sono di Vienna’, di Andrea Molesini. Il laboratorio scaturito dal progetto prosegue con la ricerca di tecniche di restauro innovative, volte a rendere sostenibili economicamente e ambientalmente gli interventi preventivi e manutentivi, infine con la promozione di progetti che valorizzano il territorio produttivo con criteri di sostenibilità ambientale e sociale, tra i quali appunto, l’esposizione in questione, la quale ha il compito di descrivere le numerose sfaccettature di questo progetto complesso.

A Palazzo Rota Ivancich saranno esposti e descritti dai loro maggiori rappresentanti tutti questi progetti accanto alla proiezione delle riprese di AirLux Project realizzate tramite octocopter (drone a otto rotori) e alle fotografie di Alessandro Piai e Mattia Gri, fotografi della marca trevigiana. Domenica 22 febbraio 2015  alle ore 16 Roberto Gardini guiderà all’assaggio dei vini, ai quali Emanuela Perenzin affiancherà una selezione di formaggi da produzione biologica, Francesca Cappelli illustrerà le tecniche adottate per il restauro della porta d’acqua di Palazzo Rota Ivancich e Francesco Peretti guiderà nella lettura del progetto complessivo da lui curato.

All’ingresso dello spazio espositivo verrà inoltre esposto un dipinto di Alberto La Tassa, giovane pittore veneziano che rappresenta nel suo linguaggio contemporaneo una profonda consapevolezza della scuola rinascimentale veneta e che traspare nel trattamento sofisticato e tipicamente ‘veneto’ in particolare del paesaggio.

L’esposizione ‘La valorizzazione sostenibile dei beni culturali tra Venezia e Alta Marca Trevigiana’ si svolgerà presso Palazzo Rota Ivancich a Venezia, dal 22 Febbraio all’1 Marzo 2015.

L’iniziativa ha ricevuto il contributo della CCIAA di Venezia a seguito della selezione nel bando ‘Percorsi creativi 2014’, nonché il patrocinio della CCIAA di Treviso, dell’Istituto Regionale Ville Venete e del Comune di Refrontolo.

Il progetto è realizzato da Francesco Luca Peretti e lo studio di restauro di Villorba Chiave di Volta, in collaborazione con l’associazione Venice Art Society e l’associazione Arte e Vino.